Giovanna Corsale – L’interesse per la storia del territorio altocasertano e matesino di Biagio Romano ci restituisce ancora una parentesi importante del passato di Baia e Latina. La penna appassionata di Romano stavolta si sofferma sulla spiritualità di Frate Berardo Atonna da Sarno e prende corpo in una raccolta degli scritti che il Frate realizzò durante la sua permanenza presso il Santuario Madonna delle Grazie in Latina, nel comune di Baia e Latina.
“Nel 1893 fui chiamato a dare un corso di Esercizio al popolo di Latina, piccolo paesello della Diocesi di Caiazzo, sito alle radici di un monte. Alla metà di detto monte vi è un Santuario, col titolo della Madonna delle Grazie, antichissimo. Attaccate alla chiesa di detto Santuario vi sono alcune camerette, abitate da due Romiti, uno dei quali è un Laico Cappuccino.” Si legge così in una delle pagine del Diario scritto dal Frate minore, parole in cui si cristallizzano le impressioni suscitate il lui dal primo incontro con quel luogo dove, come egli stesso affermerà di “essere stato folgorato dal pensiero”.
Da questi scritti, raccolti con cura da Biagio Romano, traspare l’essenza di un uomo che ha fatto dell’umiltà e della semplicità i cardini della sua vita e del suo apostolato. Fra Berardo Atonna, al secolo Giuseppe, visse gran parte della sua esperienza religiosa presso il Convento di Santa Maria Occorrevole in Piedimonte Matese, dove indossò l’abito francescano il 28 agosto 1859 con il nome di fra Berardo del Cuore di Gesù. La sua predicazione incentrata sulla Parola di Dio abbracciò tutta la Campania e non solo.
Fu la Curia diocesana di Napoli ad avviare nel 1930 al processo di beatificazione di Padre Atonna e, dopo una lunga pausa dei lavori dovuta alla scarsità di documenti, il 23 novembre 2006 il Cardinale Sepe di Napoli, su istanza del postulatore generale, padre Luca De Rosa, istituiva una speciale “Commissione storica”, presieduta da Ulderico Parente, docente universitario di storia contemporanea. Lo scorso 6 ottobre si è conclusa l’inchiesta suppletiva con l’applicazione dei sigilli e l’invio a Roma degli atti processuali supplementari. Nel corso di questa seconda inchiesta sono stati ascoltati altri testimoni, tre sacerdoti e sei laici: così Padre Berardo Atonna potrà fregiarsi del titolo di Venerabile.
