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Letino, dove passato, presente e futuro sono un fatto di comunità. A settembre si vola al Salone del Gusto di Torino

Il comune del Matese, titolare della Bandiera Arancione del TCI, in partenariato con quello di Castello del Matese partecipa al progetto "bando Borghi" per la riqualificazione sociale e culturale delle comunità: numerosi i progetti in itinere tra cui nuove coltivazioni di segale e patate

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Letino sempre più in alto. Ma questa volta non si tratta dei metri di altezza su cui si erge il piccolo paese montano, di fatto il più alto della provincia di Caserta a quota 1050 mt slm. Parliamo di visibilità, di occasioni crescenti che accendono riflettori sulla antica storia di questo luogo che è sintesi di singolari accadimenti politici, religiosità, devozione, emigrazione, agricoltura, allevamento, folklore. Tra i prossimi traguardi, la partecipazione del piccolo borgo all’evento Terra Madre – Salone del Gusto di Torino dal 26 al 30 settembre promosso da Slow Food che accoglierà del Matese alcuni tra i sapori della tradizione più antica come la segale (appena reimpiantata) e la patata coltivate su questi monti.

Il calendario di eventi ancora in corso (culturali, gastronomici, naturalistici) a cura della Pro Loco Letizia con il puntuale pienone in Piazza della Repubblica di turisti mordi e fuggi o vacanzieri oltre che i residenti; le serate a cura de Il teatro popolare di Letino; il Festival internazionale di Letino improntato su fede, scienza, filosofia e ricerca che ormai da anni cresce in termini di presenze da ogni parte del mondo; e più a ritroso i “Riti” a cura della Associazione giovanile Jobba improntanti sulla tradizione del lavoro agricolo, sono ormai il punto di forza dell’estate matesina che il comune guidato dal sindaco Pasquale Orsi supporta e affianca: in tutto il versante campano del Matese non c’è come a Letino  concentrazione di eventi e di contenuti così vivace e variegata. Eccezionalmente per questa estate non vi saranno gli eventi musicali supportati dai finanziamenti regionali “Poc Eventi”. Un calendario spalmato sull’estate che dura da tempo e che coniugato ad una serie di positive caratteristiche del luogo gli permette di guadagnare a cadenza regolare la Bandiera arancione del Touring Club Italiano. Eventi che si ripetono, altri che tornano nuovi, la consapevolezza che i format vanno aggiornati e integrati con la creatività dei più giovani, il senso di appartenenza che garantisce il perdurare di tradizioni ed usanze sono la consapevolezza che accompagna la programmazione annuale; l’inverno letinese è lungo e difficile, ma non statico: la vita è un andirivieni dai monti ai centri più a valle dove lavora la maggior parte dei residenti e localmente  – per chi ha scelto di restare – la vita è anche rinnovata attività agricolo-imprenditoriale.

 Cosa accade di nuovo? 
Letino, in partenariato con il comune di Castello del Matese è stato ammesso insieme ad altri 300 borghi italiani al Bando Borghi per i quali è previsto un investimento sulla rigenerazione culturale e scoiale e fondi per le imprese ed attività economiche presenti sul territorio.
Partecipano alcune università della Campania che in collaborazione con il supporto della condotta Slow Food Matese e la collaborazione dell’Istituto Agrario di Piedimonte Matese seguono nei comuni citati la messa a coltura di nuovi terreni e vecchi semi come la segale nella Piana della Secine a Letino; esperienza da cui stanno nascendo nuove esperienze di imprenditoria agricola sia con la coltivazione della segale, sia con quella della patata di montagna, fiore all’occhiello della produzione locale. La prima raccolta del dolce tubero sotto il segno di questa nuova esperienza è stata gustata in occasione della Sagra della Patata del 16 agosto quando centinaia di presenti hanno assaporato la varietà di ricette a cui si presta, come la famosa “patata ammaccata”, esclusività culinaria di Letino. Gli eventi culturali e ricreativi di Bando Borghi coinvolgono invece Pro Loco Letizia (ente capofila del progetto), l’Associazione giovanile Jobba, la Fondazione Stabat (Letino), e l’Associazione Cluvia (Castello del Matese).

La partecipazione all’imminente Salone del Gusto che Slow Food Matese cura già da qualche settimana, porterà a Torino i segni di questo gran movimento. C’è da augurarsi lungimiranza e visioni perché la rigenerazione che si attende diventi ordinarietà e stabilità per i residenti delle piccole comunità.

A sinistra l’abito tipico di Letino indossato in occasione dell’antico cerimoniale di fidanzamento “Rodda” e matrimonio “Parentezza”, dichiarato patrimonio immateriale della Campania; a seguire le foto dei gruppi folkloristici di India a Costa Rica recentemente ospitati in paese in occasione del Festival internazionale del Folklore. 

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