Noemi Riccitelli – Ebbene sì, la Mostra del Cinema di Venezia (qui il focus sul programma e i film in concorso) non è più solo cinema, ma come sottolineato dal direttore artistico Alberto Barbera, il cartellone del Festival ha accolto quest’anno anche quattro serie TV d’autore (Alfonso Cuarón, Rodrigo Sorogoyen, Thomas Vinterberg e Joe Wright).
Ciò, a dimostrazione della multiforme e innovativa ispirazione artistica che attraversa l’universo cinema e di come anche questi prodotti audiovisivi, solitamente considerati di “seconda classe”, abbiano «un approccio stilistico e formale di inconfutabile impronta cinematografica, al punto da indurre i loro autori a sostenere (e non si può non essere d’accordo) che si tratti in tutti i casi di film lunghi o lunghissimi, che nulla hanno da spartire con il linguaggio e le convenzioni delle serie televisive», queste le dichiarazioni di Barbera.
Dunque, in attesa di vederle sulle principali piattaforme TV, ecco che in anteprima, mostrate per la prima volta per intero, ci sono:
M. – Il figlio del secolo di Jow Wright; Disclaimer di Alfonso Cuarón; Los Años Nuevos di Rodrigo Sorogoyen e Families Like Ours di Thomas Vinterberg.
Inoltre, la proiezione speciale della miniserie Rai Leopardi il poeta dell’infinito, con la regia di Sergio Rubini.
Tratta dal romanzo omonimo di Antonio Scurati, Premio Strega del 2019, best-seller internazionale, M. – Il figlio del secolo rappresenta certamente la visione più attesa, soprattutto dopo la diffusione del primo trailer della serie TV, che ha mostrato un inedito e moderno profilo del protagonista.
Infatti, la serie diretta da Joe Wright, regista britannico che da sempre si muove sinuoso tra storia e letteratura (suoi sono L’ora più buia, Orgoglio e Pregiudizio, Anna Karenina), si pone come ritratto graffiante e contemporaneo di Mussolini e della sua ascesa politica, dalla fondazione dei Fasci di Combattimento fino all’imposizione della dittatura in Italia.
Protagonista nel ruolo di Mussolini è Luca Marinelli, uno degli interpreti di punta della nuova generazione di attori, intenso e fine. Insieme a lui altri attori italiani, Francesco Russo, Barbara Chichiarelli, Benedetta Cimatti, Lorenzo Zurzolo, Gaetano Bruno, Paolo Pierobon, Vincenzo Nemolato.
M. Il figlio del secolo, in 8 episodi, sarà disponibile su Sky e NOW TV nel 2025.
Alfonso Cuarón, invece, torna a Venezia a sei anni dal Leone d’Oro per Roma, con Disclaimer, serie in sette episodi tratta dal romanzo omonimo di Renée Knight.
Ad ottobre su Apple TV, la serie affronta il tema scottante della gogna mediatica, raccontando la vicenda della giornalista Catherine Ravenscroft (Cate Blanchett), la quale deve il suo successo alle rivelazioni delle malefatte e delle trasgressioni altrui.
Tuttavia, un giorno, riceve un romanzo da un autore sconosciuto, che ha raccolto in una storia i suoi più oscuri segreti.
Così, mentre cerca di scoprire la vera identità dello scrittore, la protagonista è costretta a fare i conti col proprio passato prima che distrugga sia la sua vita sia i rapporti con Robert (Sacha Baron-Cohen), il marito, e il loro figlio Nicholas (Kodi Smit-McPhee).
Il cast di spessore, tra cui anche Kevin Kline, la trama intrigante e la regia di qualità suggeriscono una visione di indubbio valore.
Los Años Nuevos di Rodrigo Sorogoyen, in 10 puntate, racconta la storia di Ana (Iria Del Río) e Óscar (Francesco Carril), due trentenni alle prese con le loro vite che si incontrano e si innamorano a Capodanno, iniziando una relazione che durerà 10 anni.
Il regista spagnolo, dopo il thriller As Bestas, presentato a Cannes nel 2022, con numerosi riconoscimenti ai Premi Goya (il più importante premio cinematografico spagnolo) si volge ad un’ispirazione romantica scegliendo di raccontare la vicenda dei due protagonisti seguendoli nei dieci Capodanni della loro relazione.
La distribuzione della serie non è ancora definita.
Dopo il grande successo e l’Oscar per il Miglior film in lingua straniera nel 2021 per Un altro giro, il regista e sceneggiatore danese Thomas Vinterberg porta al Lido una serie in sette episodi, Families Like Ours.
Attualità e storia, distopia e realtà, il commento del regista enuclea in modo coinciso il fine della sua opera: «Families Like Ours immagina una situazione in cui noi, cittadini di una parte del mondo ricca e civilizzata, siamo costretti ad abbandonare il nostro paese e tutto ciò a cui teniamo.
Una situazione in cui i nostri legami finanziari e culturali e tutto ciò che consideravamo normale cessano di esistere, originando un’analisi della vita umana, in particolare per coloro che dai tempi della seconda guerra mondiale non hanno mai avuto esperienza diretta della condizione di profugo.
Families Like Ours è pensato come un’epica saga familiare ispirata alle grandi storie europee di emigrazione, con un’eco delle canzoni e dei racconti malinconici di un tempo, quando parti d’Europa emigrarono in America.
Nel peggiore dei casi, uno sguardo sul futuro. Nel migliore, un’espressione delle nostre comuni paure e un riflesso di quello che tutti vorremmo poter conservare.»
La serie sarà distribuita a partire da ottobre.
Infine, una proiezione speciale anche per la produzione tutta italiana di Leopardi il poeta dell’infinito, miniserie Rai che dopo l’anteprima mondiale a Venezia sarà trasmessa in prima serata su Rai 1 in due puntate i prossimi 16 e 17 dicembre 2024.
Il regista Sergio Rubini, attraverso il racconto dell’amico Ranieri ha ripercorso la vita del poeta dall’infanzia, alla fuga dall’opprimente ambiente familiare, allo scontro col nascente pensiero liberale e quello ecclesiastico, tra l’amore sofferto per la contessa Fanny Targioni Tozzetti e la malattia fino alla morte.
La serie vede protagonisti gli attori Leonardo Maltese nelle vesti del poeta Giacomo Leopardi, Cristiano Caccamo in quelle di Antonio Ranieri, Giusy Buscemi è invece Fanny Targioni Tozzetti; e, ancora, tra gli interpreti, Valentina Cervi, Fausto Russo Alesi, Bruno Orlando, Serena Iansiti, Maria Vittoria Dallasta, Andrea Pennacchi, Roberta Lista, Alessandro Preziosi e Alessio Boni.
Visioni e ispirazioni interessanti che animeranno, anche in questo caso, i prossimi mesi, coinvolgendo il pubblico tra riflessione e intrattenimento.