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Piedimonte Matese. Prosegue il “Triennio della Memoria” della Confraternita della Libera tra fede e ricerca storica

Non solo la Festa della Madonna, ma tutto un “tempo speciale”, quello che la Confraternita sta dedicando al ricordo delle proprie origini ed all’aggiornamento del proprio carisma. Stasera il primo appuntamento culturale, curato dal Prof. Mario Martini

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E’ veramente un “tempo speciale” quello che la Confraternita di Santa Maria della Libera a Piedimonte Matese sta vivendo in questi mesi. E’ il Triennio della Memoria, un percorso lanciato esattamente un anno fa, che mira a ricordare ben 5 anniversari della sua Storia antica e recente: il 390° Anniversario della Fondazione della Confraternita, il 330° Anniversario del suo primo Riconoscimento da parte dell’Autorità ecclesiastica ed il Decennale dell’antica Statua restaurata (1633–1693-2013-2023); il Decennale della Rifondazione della Confraternita e del suo secondo Riconoscimento da parte dell’Autorità ecclesiastica (2014-2024); il 150esimo Anniversario della presenza della Confraternita nella Chiesa di San Filippo Neri (1875-2025).

Descrizione del Logo. La Lettura del Logo del Triennio della Memoria, creato per l’occasione, può essere effettuata in questo modo: la grande M che lo compone ricorda l’iniziale del nome di Maria (il Monogramma mariano) e l’iniziale della parola Memoria, che ruotata a 90°, prende la forma di un numero 3, ossia gli anni durante i quali questo percorso si svilupperà (ricordati anche alla base della M stessa); infine, all’interno della lettera M, una Croce, per ricordare che il vero obiettivo di questo cammino è il Signore Gesù, alla cui regalità partecipa anche sua Madre Maria (regalità rappresentata dalla corona che sovrasta e completa il Logo).

Non solo ricordo. Si sbaglia tuttavia, se si pensa che il Triennio della Memoria sia solo una vuota serie di commemorazioni: il senso di questo tempo speciale sta nel riannodare le radici con il passato, vivendo però il presente e preparando il futuro. Infatti, è per questo motivo che la Confraternita, oltre ad aver rilanciato il culto alla Madonna della Libera, ha ripreso a cuore la cura della Chiesa di San Filippo Neri (sua Sede dal 1875), provvedendola con opportuni interventi di manutenzione ed ha intrapreso anche un intenso cammino spirituale, condiviso con la Reale Arciconfraternita del Carmine e sotto la guida del Parroco Don Armando Visone, che la porterà anche nei prossimi mesi a rinnovare il suo Direttivo ed a rendere i propri iscritti maggiormente consapevoli del carisma che li lega.

Fede, Azione e Cultura. A proposito della Festa della Madonna della Libera, in corso in questi giorni, questa sera (4 settembre, ore 19.30), subito dopo la Santa Messa Vespertina, il Prof. Mario Martini, un anno dopo la presentazione del Libro Semplicemente Carbonaio, tornerà nella Chiesa di San Filippo Neri per un incontro legato alla Storia ed all’operato delle Confraternite piedimontesi nel ‘700, quella che a giusta ragione può definirsi l’epoca d’oro di questi Sodalizi, per il prestigio assunto ma soprattutto per l’impegno che essi profondevano nella vita religiosa, sociale, civile ed economica del Capoluogo matesino. Sarà un ulteriore momento per prendere coscienza della grande eredità storica che i confratelli del passato hanno lasciato alle generazioni successive ed acquisire consapevolezza verso il rinnovamento a cui esse, pur depositarie di antiche tradizioni, sono chiamate in ogni epoca della Storia della Chiesa. Per mantenere forte questo legame, che sa pure di Arte e di Cultura oltre che di Fede, i Confratelli hanno promosso anche un Concerto d’Organo, Laudes ad Virginem, che si terrà lunedi 9 Settembre alle 20.00 nel Santuario di Ave Gratia Plena, a cura del Maestro Pierluigi Mazzoni, Organista della Basilica Cattedrale Maria SS. della Madia in Monopoli (Bari).

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