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Piedimonte Matese. Il reparto di Chirurgia torna nuovo. Ora servono più medici a garantire l’efficienza del servizio sanitario pubblico

Undici mesi di lavoro e pazienti appoggiati in altri reparti; questa mattina il taglio del nastro alla presenza del Direttore generale dell'Asl Amedeo Blasotti e del sindaco Vittorio Civitillo. A fare gli onori di casa il chirurgo Gianfausto Iarrobino. Entusiasmo per i risultati, preoccupazione per l'immediato futuro

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Riaperto il reparto di Chirurgia all’Ospedale Civile di Piedimonte Matese dopo i lavori di ristrutturazione che hanno restituito a personale sanitario e pazienti ambienti completamente rinnovati nell’aspetto e nei servizi: nuova  tinteggiatura ed impiantistica (illuminazione, ossigenazione, climatizzazione, wi-fi); nelle camere bagni nuovi e criteri per garantire la privacy dei degenti; in corridoio una reception per i contatti tra il personale e l’utente; una tisaneria e – scontato, ma non in tutti gli ambienti di lavoro come in questo – un rinnovato spogliatoio per il personale. Novità che si aggiungono a quelle già mostrate pochi mesi fa con l’apertura dell’annesso reparto di Day Surgery dotato di posti letto e una autonoma sala operatoria.

Si è presentato così a giornalisti e pubblico, mercoledì 11 settembre, il reparto al secondo piano del nosocomio matesino interessato nel suo complesso da numerosi lavori di rifacimento di cui una parte già conclusa, pochi altri in dirittura d’arrivo.

A descrivere l’intero cantiere ai presenti, tra cui il sindaco di Piedimonte Vittorio Civitillo con i colleghi Amministratori comunali, il Direttore generale dell’ASL Caserta Amedeo Blasotti, i sindaci dal territorio, le associazioni di volontariato, la Pastorale sanitaria della Diocesi di Alife-Caiazzo, è stato il Dr. Gianfausto Iarrobino, direttore sanitario della struttura e dirigente del reparto di chirurgia: la coibentazione dell’edificio; l’ampliamento del Pronto Soccorso dotato di una camera calda (ambiente riparato e protetto per la prima presa in carico dell’utenza) e di una Tac a 64 strati; l’ampliamento del reparto di Ortopedia con un nuovo spazio riservato alla fisioterapia dei degenti; potenziamenti strutturali anche all’ala che ospita la cardiologia e l’annuncio da parte dello stesso Blasotti di una Cardio-Tac. Nuovi ed aggiornati servizi in Radiologia; presto la concretizzazione di una superfice da eliporto con percorsi interni per i pazienti e un nuovo ambiente di ingresso e di scita per il personale medico ed infermieristico.

Alto l’entusiasmo per quanto realizzato che restituisce valore ad un luogo simbolo del Matese; altrettanto alto il dubbio sull’immediato futuro per l’assenza di personale che di fatto riduce e depotenzia i servizi oltre che la fiducia dell’utenza. Lo conferma quanto avvenuto questa estate con l’annullamento di visite già prenotate e il dirottamento delle stesse presso altre strutture pubbliche con il disagio incalcolabile a causa dei tempi di attesa e delle distanze dai nuovi centri specializzati.

Riempire questa scatola di contenuti: è l’attesa e l’auspicio del sindaco di Piedimonte Matese Civitillo sull’ospedale che si va rifacendo il look, e condivisa da tutti: “Per quanto riguarda la carenza di organico si sta lavorando di concerto con la Direzione sanitaria e sono convinto che stiamo facendo un buon lavoro”; sulla stessa linea il Direttore Blasotti alle prese con il difficile reclutamento di personale sia con concorsi pubblici che con il contatto diretto con altre Asl d’Italia la cui mobilità è a ben ragione frenata dai Dirigenti sulla scorta di investimenti compiuti per potenziare nelle loro strutture servizi e prestazioni. Il suo intervento ha offerto una spinta motivazionale confermando la fiducia nel lavoro che si sta compiendo nelle corsie dell’Ospedale matesino e il valore dlela sua posizione strategica sul territorio. Dalla sua posizione di primo piano, è chiaro che una comunità (di cittadini e professionisti) attende le scelte migliori, prassi concreta per la realizzazione di un bene comune. “Ci tengo molto per Piedimonte Matese”, spiega prima del taglio del nastro; “questo reparto (chirurgia, ndr) voluto fortemente dal Dr. Iarrobino è un elemento e un riferimento per la zona; ma senza retorica, l’intero comparto medico, in silenzio, offre dei bei risultati”, e sottolinea come alle lamentele sulla carenza di personale “mi dicono i giornali che qui si fa buona medicina”. “A Piedimonte Matese c’è un livello abbastanza alto di attività sia da un punto di vista chirurgico che di assistenza. Il mio augurio è che questa comunità abbia un buon riferimento in questo ospedale; posso dire abbiamo vinto già la battaglia sanitaria in questo territorio”, e annuncia gli imminenti lavori di realizzazione dell’Ospedale di comunità e della Casa di comunità, struttura intermedie tra domicilio e ricovero il primo, luogo per i primi consulti medici la seconda.

Sulle responsabilità politiche attese dalla comunità civile circa il mantenimento in vita della struttura su cui negli anni hannoa gravato tagli e declassamenti, la fascia tricolore Civitillo ha chiarito: “gli impegni normalmente li assumo per ciò che è di mia competenza e l’ospedale non è una mia competenza; il mio impegno è quello di stalkerizzare la Direzione generale affinché adempia alle sue obbligazioni, cioè quella di avere un servizio sanitario efficiente nell’Ospedale”.

 

Le parole di Iarrobino (guarda l’intervista in video) sono di gratitudine per il personale amministrativo, il personale sanitario e in particolare l’intera squadra del suo reparto; come pure per il lavoro fianco a fianco garantito dal collega Dr. Bruno Di Maggio direttore dell’UO di Ortopedia; ma esse esprimono anche preoccupazione per la perdurante assenza di personale con il conseguente e concreto rischio che le stanze del suo o di altri reparti restino vuote: alle straordinarie prestazioni sanitarie, agli interventi chirurgici con robot e macchinari di ultima generazione, alla eccellente fama dei medici chi qui operano e assistono i pazienti è urgente che si affianchino precise azioni: “la scelta dei medici di raggiungere Piedimonte Matese per il loro lavoro” (inganna troppo spesso la denominazione geografica senza sapere che si tratta di una tranquilla cittadina tra la fascia pedemontana e la valle del Medio Volturno a soli 165 m slm); il medico Iarrobino torna su un’idea già palesata più volte: “pensare ad incentivi per quei colleghi che percorrono più chilometri per essere qui”; poi prova ad intravedere uno spiraglio: “Abbiamo in essere un concorso per medici chirurghi, speriamo che di circa 40 partecipanti una buona parte accetti di entrare nel servizio sanitario nazionale e di questi almeno una decina possano venire in questo ospedale”. Il suo è un lungo elenco di carenze che toccano tutti i reparti del locale nosocomio inclusa la Rianimazione… “Confidiamo nella prossima Legge Finanziaria e il potenziamento alla rete sanitaria pubblica. Credo che la politica abbia una grossa responsabilità: il problema è che li Sistema sanitario nazionale è sottofinanziato, il che vuol dire ridotto numero di borse di specializzazione e stipendi sottopagati come dimostra l’emorragia di personale verso altri Paesi d’Europa. Alla possibilità economica di ricostruire e potenziare le struttire non corrisponde purtroppo lo stesso impegno nei confronti del personale. Attendiamo ci capire se c’è veramente da parte del Governo la volontà di cambiare oppure no”.

Lo abbiamo raccontato con il linguaggio dei social, pochi minuti dopo il taglio del nastro: le immagini del reparto tirato a nuovo trasmettono positività e noi sul nostro profilo Instagram lo abbiamo raccontato con le parole di Lorenzo Jovanotti: “Ragazzi fortunati per tutto ciò che abbiamo / La carica per conquistare quello che non c’è” (Buongiorno, 1991). Dalla spinta positiva di questa mattinata e delle tante che vengono dal quotidiano del nostro ospedale, puntare ad un altro traguardo, di maggior senso, di migliori risposte con il supporto dell’intera comunità civile.

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