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Dal Messico al Matese, il comune fenomeno del carsismo. A Piedimonte un convegno con Tullio Bernabei

Gestire un territorio carsico, serbatoio di straordinaria ricchezza d'acqua: competenze, responsabilità, prospettive. Venerdì 11 ottobre all'auditorium comunale anche con la presenza della Scuola Nazionale di Protezione Civile del Messico

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Letino. Ingresso alle grotte di Cauto

Il Matese e il carsismo, quel fenomeno che caratterizza numerose zone montane del mondo e d’Italia incluso l’appennino di casa nostra per la presenza profondi cunicoli sotterranei e grotte scavati dall’acqua e al contempo enormi (e importanti) serbatoi d’acqua. Se ne parlerà in un convegno venerdì 11 ottobre alle 10.00 nell’Auditorium comunale “Sveva Sanseverino” con la presenza del noto speleologo e divulgatore scientifico Tullio Bernabei (scarica la locandina).

“Dal Messico al Matese. Riflessione sulla gestione dei territori carsici” è il titolo dell’evento che vedrà protagonisti, oltre a Bernabei sul fenomeno del carsismo in Messico e la gestione del rischio in un territorio carsico anche il naturalista e fotografo Natalino Russo con una riflessione del carsismo matesino e Salvatore Capasso esperto di economia dei territori e cicloviaggiatore che porterà un contributo sulla gestione dei territori caratterizzati da tale fenomeno. Ai loro nomi si affiancano quelli di Vittorio Civitillo sindaco di Piedimonte Matese e del capitano Juan Antonio Vargas Reyes direttore della Scuola Nazionale di Protezione Civile del Messico: entrambi interverranno per un saluto ai presenti.

Un convegno di respiro internazionale in cui convergono più esperienze, origini e rischi comuni del carsismo, ma anche la gestione del fenomeno: le suggestive e immense grotte del Messico e le più vicine esperienze del Matese che si palesano in superficie attraverso la visione di immensi campi carsici, doline e inghiottitoi, e in profondità si trasformano in cunicoli, grotte, pozzi conosciuti dagli speleologi che vi si addentrano. Un mondo nascosto e sommerso quanto mai vicino alla vita degli abitanti del Matese, di quelli che popolano la valle del medio Volturno e di quanti usufruiscono della enorme riserva d’acqua qui contenuta: sarà quest’ultima una delle riflessioni oggetto del convegno perché tale risorsa sia preservata e tutelata ‘a monte’ coniugando forme sane di turismo, di studio, di pascolo.

 

 

 

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