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Nella Biblioteca San Tommaso d’Aquino dove l’8xmille prende forma ogni giorno, da vent’anni

Una firma che fa bene ai territori, alle comunità; sono numerosi i giovani di quest'area del Matese che trovano nella Biblioteca diocesana con sede a Piedimonte Matese lo spazio per formarsi e confrontarsi. Da 10mila a 44mila volumi e una nuovissima sezione di scienze applicate

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Continuità: è la parola che meglio esprime il rapporto tra i fondi 8xmille della Chiesa Cattolica e la Biblioteca San Tommaso d’Aquino della Diocesi di Alife-Caiazzo che ormai da 20 anni cresce e moltiplica i servizi. È infatti grazie a questa forma di sostegno economico che la Chiesa esprime anche attraverso cultura e formazione l’attenzione e la cura verso le comunità locali, in questo caso una piccola diocesi dell’alta Campania.
“In venti anni il nostro patrimonio librario è passato da 10mila a 44mila volumi”, spiega il direttore della Biblioteca Luigi Arrigo. “Ogni finanziamento ci ha permesso di integrare sezioni storiche, filosofiche, teologiche e recentemente anche l’allestimento di un’area  dedicato alle scienze applicate, settore a cui si affacciano i giovani con interesse, curiosità e già consolidate esperienze”. E sono di fatto i giovani i maggiori protagonisti e frequentatori di questo spazio allestito in buona parte al piano terra dell’Episcopio sito in uno dei quartieri storici della città di Piedimonte Matese; un ambiente anch’esso restaurato ed allestito grazie a precedenti finanziamenti 8xmille. “Si tratta di un’esperienza che la Chiesa Cattolica Italiana nel tempo ci permette di costruire ‘mattone su mattone’ offrendo al territorio l’immagine di una Chiesa presente, garante di servizi e occasioni di crescita comune”, aggiunge Arrigo (vai al video).

 La Biblioteca San Tommaso d’Aquino, laboratorio permanente 
La Diocesi di Alife-Caiazzo: 24 comuni,  tra cui Piedimonte Matese il più popoloso con 11mila abitanti più la popolazione scolastica che vi affluisce quotidianamente per la presenza di scuole di ogni ordine e grado (cinque istituti professionali per un totale di circa 20 indirizzi di studio); un ospedale civile e servizi Asl; un tribunale del Giudice di Pace; il Museo civico e la biblioteca comunale; pochi gli uffici pubblici rimasti sul territorio negli ultimi anni. Una zona di provincia dell’alta Campania, una delle tante aree interne d’Italia: i monti del Matese e la valle medio Volturno sono le due bellissime cartoline paesaggistiche che la rappresentano al meglio. Qui la biblioteca diocesana esprime un unicum e visti i servizi che offre si guadagna qualche primato anche rispetto al territorio dell’intera provincia di Caserta.
Ambienti illuminati, scaffali a vista, impianto wifi, scrivanie per lo studio collettivo o singolo, open space ed angoli riservati, catalogo online e un’app per la prenotazione dei posti in sala, uno scanner planetario per l’archivistica, riscaldamento a pavimento, servizi igienici: l’8xmille ha fatto la sua parte. Attività perennemente in corso in un luogo che è laboratorio di confronto fra i tanti che lo frequentano assiduamente o per la prima volta, e dove prendono forma numerose attività culturali e ricreative dedicate al libro e in particolare alla promozione del territorio e alla “restanza” nei luoghi di nascita; quest’ultimo tema divenuto motivo di approfondimento da parte di un team di collaboratori ed amici della Biblioteca tanto da dare vita al festival “Dal Matese al mondo” che da cinque anni (prima del Covid) affronta temi quali l’emigrazione giovanile, il ritorno nei luoghi di nascita, la promozione e lo sviluppo delle aree interne, il valore sociale dell’associazionismo e dell’impegno per il bene comune.
Confermate di anno in anno le collaborazioni tra la Biblioteca ed Università, Associazioni ed enti culturali che fanno del libro – antico e moderno – veicolo di cultura e sapere; ma anche con le Scuole del territorio che si avvalgono di questi spazi e dei laboratori didattici organizzati per diffondere la conoscenza del libro antico (forme, tipologia, contenuti, manutenzioni dei volumi e catalogazione…). Tra i servizi di maggior pregio della Biblioteca la promozione di restauri di antichi volumi, la pubblicazione di testi legati alla storia diocesana, e da qualche anno l’utilizzo di uno scanner planetario per la conservazione dei documenti antichi (le attività della Biblioteca si intersecano con quelle dell’archivio diocesano) o per i testi di cui si fa richiesta: attualmente tale strumento è impiegato per un progetto di digitalizzazione dei più antichi registri parrocchiali destinati ad nuovo sistema di conservazione e fruizione.

La firma degli italiani che destina l’8xmille alla Chiesa Cattolica, in questo luogo e grazie a queste attività, prende forma in tempo reale. Essa dimostra come tale impegno con radici in un recente passato continua ad avere una positiva ricaduta sul presente di questa terra e al contempo prepara il futuro, pone le basi per nuove ed ulteriori proposte che in queste mura si traducono in forme di accoglienza, prossimità, vicinanza, carità culturale.

I diversi ambienti della Biblioteca diocesana San Tommaso d’Aquino in occasione di momenti culturali e di studio

 

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