Tra i primi luoghi in Italia ad accogliere una reliquia del beato Carlo Acutis: è il Santuario della Madonna della Grazia in Alife, piccolo edificio sacro sulla Via Francigena del Sud, meta di pellegrini che la percorrono quotidianamente in direzione di Roma o del Santuario di San Michele sul Gargano. Qui dal settembre 2023 è conservata una ciocca di capelli del giovane milanese morto il 12 ottobre 2006 a soli 15 anni a causa di una leucemia fulminante e proclamato beato da Papa Francesco il 10 ottobre 2020.
Sono gli Scout del gruppo “Piedimonte Matese 1” che hanno conosciuto la figura del giovane beato e sono stati in preghiera sulla sua tomba ad Assisi, a chiedere al rettore del Santuario don Emilio Di Muccio di poter fare di questo luogo uno spazio in cui riservare una particolare preghiera a Carlo Acutis. La campagna alifana in cui si immerge la chiesetta ben si presta ai contesti che gli Scout scelgono per i loro momenti di attività e di formazione. La disponibilità del rettore e la concretezza del Comitato festeggiamenti “Madonna della Grazia” che cura gli spazi interni ed esterni del Santuario rende possibile in un primo momento l’installazione di una stele su cui è dipinta l’immagine del Beato. Successivamente la richiesta al Vescovo di Assisi da parte di don Emilio Di Muccio di una reliquia per il Santuario; progetto che si concretizza il 10 settembre 2023 quando in occasione dei festeggiamenti in onore della Vergine la reliquia giunge al Santuario accolta da un gran numero di fedeli (l’arrivo è preceduto da una veglia di preghiera animata dagli Scout). “Sono tante le persone che sostano in preghiera prima e dopo la messa domenicale” spiega il Rettore Di Muccio, “e tante quelle che vengono anche da lontano sapendo di trovare una reliquia di primo grado: portano storie importanti, richieste di guarigione per l’intercessione del Beato Carlo Acutis, ma testimoniano anche grazie ricevute: un crescendo di fede e di attenzione per la spiritualità che questo giovane già in vita seppe trasmettere”.
Appassionato di computer quando l’hi-tech iniziava ad uscire dai laboratori di esperti e conoscitori per introdursi nella vita della gente comune, Carlo fu tra i primi giovanissimi ad immergersi nella rivoluzione digitale di cui oggi siamo testimoni e protagonisti. E fece di questi strumenti l’occasione per diffondere l’amore per l’Eucarestia. Preghiera e carità le sue scelte quotidiane e l’eredità consegnata a quanti oggi lo pregano e lo assumono come modello.
Dal Santuario della Madonna della Grazia, a distanza di un anno dalla cronaca in cui raccontavamo l’arrivo della reliquia, torniamo a dire la spiritualità del giovane beato e le preghiere che continuamente suscita nel cuore di tanta gente in tutto il territorio matesino. In un video, diverse sfumature legate alla sua presenza nel piccolo santuario alifano. Vai al video.
A Piedimonte Matese, intanto, per domenica 19 ottobre alle 17.00 nell’oratorio San Filippo della Parrocchia di Ave Gratia Plena verrà collocata una statua del Beato, dono di una famiglia che lo ringrazia per il sostegno e la vicinanza da lui ottenute in un momento difficile per la salute della loro neonata.