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Il Presidente Giorgio Magliocca indagato lascia la Provincia di Caserta; il pensiero torna all’ingiusta detenzione del 2011

Finisce anche lui nel filone di indagine partito giorni fa e che vedeva tra i primi indagato il consigliere regionale, casertano, Giovanni Zannini

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Dopo le perquisizioni da parte dei carabinieri nel suo ufficio e nella sua abitazione, Giorgio Magliocca, sindaco di Pignataro Maggiore e Presidente della Provincia di Caserta ha rassegnato le sue “irrevocabili” dimissioni. Risulta indagato per corruzione dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere in un presunto sistema di appalti in cambio di tangenti; nella stessa indagine altri 9 nomi, il primo tra i nomi su cui i Magistrati hanno indagato quello del consigliere regionale, casertano, Giovanni Zannini. Ieri mattina Magliocca ha affidato ad un testo pubblico la sua irrevocabile decisione, il suo stato d’animo e la premura di tutelare se stesso e la famiglia in questa fase delicata della vita che inevitabilmente lo ha portato con i ricordi alla precedente esperienza di carcerazione avvenuta nel 2011 con l’accusa di un patto politico-mafioso per gestire i beni confiscati in cambio di voti dai clan: 11 mesi di detenzione e poi una e più sentenze (a partire dal 2013) con assoluzione piena perché “il fatto non sussiste”. Sempre molto forti i condizionamenti degli avversari politici sulla sua carriera, come lui stesso conferma nella lettera che integralmente alleghiamo.

 ll comunicato:  “Sento la necessità di condividere la decisione e lo stato d’animo che io e la mia famiglia abbiamo preso e stiamo attraversando in queste ore a seguito della perquisizione subita ieri su input della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e relativa a delle presunte sponsorizzazioni veicolate ad una squadra di calcio casertana da parte di imprenditori che avrebbero lavorato grazie a me in Provincia e in Comune. Non è così, e lo dimostrerò, ma seppur fosse così…il mio tornaconto personale sarebbe: garantire maggiori prestazioni calcistiche a mio figlio.
Non è uno scherzo: questo il mio tornaconto personale!
Nonostante la tenuitá dei fatti contestati, purtroppo, le attività investigative di ieri hanno di nuovo riportato alla mia mente e a quella dei miei familiari le vicende del 2011 quando ho subito per 11 mesi una ingiusta detenzione.
Avevo promesso ai miei familiari che mai più ci sarebbe stata una situazione di pericolo.
Così non è stato!
E di fronte alla responsabilità di genitore che ho, in modo particolare quella di garantire la serenità alla mia famiglia, non posso che prendere la decisione di dimettermi dalla carica di sindaco si Pignataro Maggiore e di Presidente della Provincia.
Rimane il rammarico di non aver potuto portare a termine il lavoro di rilancio di Terra di Lavoro. Dopo anni di sacrifici dove siano riusciti a riportare la Provincia fuori dal dissesto, ad intercettare oltrec35 finanziamenti per l’ammodernamento delle scuole provinciali e altrettanti per l’ammodernamento della viabilità provinciale.
Ma in questo momento sento la necessità di affrontare serenamente, con decisione e determinazione questa fase della mia vita. Senza alcuna tensione e condizionamento di sorta. Per quanto, invece, appare chiaro a tutti che ancora una volta il mio percorso politico istituzionale sia stato condizionato da altri.

 

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