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Giubileo. Sport e speranza, al via il concorso fotografico per i giovani under 25

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Foto di wal_172619 da Pixabay

Giovanna Pasqualin Traversa – “Sport in Motion – l’essenziale resta invisibile agli occhi” è il tema del concorso fotografico internazionale promosso dal Dicastero per la cultura e l’educazione, nell’ambito del Giubileo, e rivolto a giovani under 25. Sport e speranza è il tema proposto, con quattro “categorie”: “Sport e famiglia”, “Sport ed ecologia”, “Sport e disabilità” e “Sport e politica”.
Fino al 30 aprile sarà possibile presentare fotografie inedite — non modificate con l’uso di intelligenza artificiale e scattate dopo il 2020 — all’indirizzo mail: sportinmotion@dce.va. Ulteriori informazioni e il regolamento del concorso — partecipazione gratuita e aperta a tutti, anche a non professionisti — sono disponibili sul sito del Dicastero. Le 13 fotografie premiate (una per il tema “Sport e speranza” e tre per ciascuna delle quattro categorie) saranno rese note sabato 14 giugno, in occasione del Giubileo dello sport. “I vincitori — fa presente il Dicastero — saranno presentati al Papa, visiteranno i Musei vaticani, proprio nella prospettiva dell’esperienza artistica, e vedranno le loro fotografie divulgate attraverso i media vaticani”.

Partner dell’iniziativa L’Osservatore Romano, il Patto educativo globale, la Fondazione pontificia Gravissimum educationis e Athletica Vaticana. La giuria è composta da rappresentanti di queste realtà, insieme a Giovanni Zenoni, giovane fotografo sportivo, e a Arturo Mariani, già calciatore della nazionale amputati e oggi allenatore e mental coach. Obiettivo del concorso “unire tre parole che non sempre sono così vicine come dovrebbero: sport-giovani-arte”, spiega il card. José Tolentino de Mendonça, prefetto del Dicastero per la cultura e l’educazione. L’iniziativa si propone come “una piattaforma artistica — la fotografia — attraverso la quale i giovani possono raccontare la speranza dello e nello sport”, vivendolo “come un luogo di speranza” e manifestandone anche “la dimensione educativa, l’unità tra cultura e educazione”. Una proposta ai giovani affinché “possano raccontare la realtà attraverso i loro occhi, vedendo ciò che gli adulti non sempre riescono a vedere, mostrando quell’’essenziale che è invisibile agli occhi’ (Il piccolo principe — Antoine de Saint-Exupéry)”. Sport e storie di riscatto, sacrificio, lealtà e  inclusione, ma anche di corruzione, violenza, doping e razzismo.

Fonte SIR

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