La nostra Italia è ricca di borghi disabitati, dove ogni traccia di vita è oramai cancellata e intorno ai quali sono stati costruiti i più misteriosi racconti. Da una recente indagine compiuta dagli esperti di Preply, i quali hanno esaminato regione per regione i borghi e le città italiane disabitati del tutto o parzialmente oppure i cui centri storici sono spopolati, è stata stilata una vera e propria classifica contenente le località italiane “fantasma”.
Analizzando i dati raccolti, è emerso che “la Toscana sia la regione predominante, con ben 5 luoghi in classifica legati a storie affascinanti e tradizioni locali. Segue la Campania con i suoi 4 borghi segnati dalla fuga e dalla resilienza. A seguire troviamo la Campania, che conta quattro borghi, caratterizzati da narrazioni di fuga e di adattamento e condizioni difficili. Lombardia, Sardegna e Sicilia presentano tre borghi ciascuna, mentre Calabria, Liguria e Puglia ne annoverano due. Tutte le altre regioni sono rappresentate da almeno un borgo nella classifica, ad eccezione di Valle d’Aosta, Umbria, Marche, Abruzzo e Molise, che non vantano città fantasma con un elevato numero di ricerche online” (approfondisci qui).
Ma quali sono le cause che hanno determinato l’abbandono di questi luoghi? Per rispondere a questa domanda occorre risalire alle origini leggendarie che li riguardano. Tra i racconti più affascinanti, ad esempio, vi è quello che si narra a proposito di Apice Vecchia, in Campania (provincia di Benevento), che viene considerata la città fantasma per antonomasia, la quale sarebbe stata colpita da due terremoti devastanti tra il 1962 e il 1980, costringendo la popolazione a fuggire. Oppure, per gli amanti dell’horror, si consiglia la storia di Pentedattilo in Calabria, annientata da una sanguinosa faida familiare. Curiosa, inoltre, la leggenda di Rione Fossi in provincia di Foggia, il cui nome deriverebbe dalla traduzione sbagliata del termine latino, legata al fatto che i suoi abitanti fossero così asociali da preferire vivere isolati nelle grotte, piuttosto che con il resto della società…
Cos’è Preply?
Preply è una piattaforma per l’apprendimento delle lingue online che mette in contatto insegnanti e centinaia di migliaia di studenti in 180 paesi nel mondo. Il suo database contiene più di 40.000 insegnanti che insegnano oltre 50 lingue, supportati da un algoritmo di apprendimento automatico che consiglia i migliori per ciascuno studente. Nata negli Stati Uniti nel 2012 da tre fondatori ucraini, Kirill Bigai, Serge Lukyanov e Dmytro Voloshyn, Preply è cresciuta passando dall’essere un team di 3 persone a una società di oltre 600 dipendenti di 62 nazionalità diverse, con uffici a Barcellona, New York e Kiev.