Annamaria Gregorio* – Lo scorso 15 novembre si è tenuto l’aggiornamento del Clero interdiocesano per i Sacerdoti di Teano-Calvi, Alife-Caiazzo e Sessa Aurunca. Uno degli argomenti proposti è stato il Sostegno economico alla chiesa cattolica. Sono intervenuti il Responsabile nazionale del Servizio di promozione Dottor Massimo Monzio Compagnoni e l’Assistente spirituale nazionale Don Enrico Garbuio. In un clima di grande familiarità, sono stati accolti dal Vescovo S. E. Giacomo Cirulli, che ha introdotto e supportato gli interventi riguardo all’importanza di sovvenire alle necessità della chiesa, dal Vicario generale Don Luigi De Rosa, che ha ospitato l’incontro presso l’Auditorium della parrocchia di sua competenza, SS. Cosma e Damiano a Vairano Scalo, e dagli incaricati diocesani Diac. Massimo Sorvillo di Teano-Calvi, Annamaria Gregorio di Alife-Caiazzo e Don Enrico Passaro di Sessa Aurunca.
I sacerdoti, intervenuti numerosi dalle tre realtà diocesane, hanno prestato molto interesse. I valori del sovvenire sono stati l’incipit con cui Don Enrico Garbuio ha introdotto i lavori: comunione, corresponsabilità, partecipazione, trasparenza e perequazione sono i valori fondanti del sostegno alla Chiesa cattolica. Dalla comunione, necessaria per essere “chiesa” soprattutto anche alla luce del recente Sinodo voluto da Papa Francesco, nasce la corresponsabilità di ciascuno al sovvenire. Il Cardinale Attilio Nicora, co-presidente per la parte ecclesiastica della Commissione paritetica italo-vaticana, cui negli anni Ottanta spettò il compito di preparare la riforma della legislazione ecclesiastica, che è stato il fondatore e primo responsabile dell’Ufficio Nazionale, la definiva una sorta di cartina tornasole, per valutare quanto la gente fosse stata resa responsabile delle attività da sostenere. La partecipazione dei fedeli è un importante valore, con un fondamento teologico; infatti il passo di San Paolo (2 Corinzi 9,7 “Ciascuno dia secondo quanto ha deciso nel suo cuore, non con tristezza né per forza, perché Dio ama chi dona con gioia”) fa comprendere come anche la vita economica di ciascuno ha a che fare ovviamente con la vita spirituale, non può esserne scissa; chi è cattolico senta di far parte di una comunità da sostenere. La trasparenza è fondamentale, perché bisogna rendere conto di quanto si è ricevuto. La perequazione è quella che permette di attribuire a ciascun sacerdote una stessa remunerazione, secondo principi di equità, in modo tale che ciascuno possa avere una vita dignitosa. Massimo Monzio Compagnoni ha elencato una serie di dati statistici, per quanto riguarda sia l’ambito nazionale che quello delle tre diocesi in particolare, e quindi ha edotto l’assemblea sui meccanismi del sistema, ribadendo quanto sia importante incrementare questo sostegno, che in Italia è stato introdotto, a seguito della revisione del nuovo Concordato del 1984, con la legge n. 222 del 20 maggio 1985. Questa normativa istituiva: in ogni diocesi gli Istituti Diocesani Sostentamento del Clero e a livello nazionale l’Istituto Centrale, con il fine di integrare le risorse degli Istituti diocesani; le erogazioni liberali deducibili dal reddito Irpef e la scelta democratica della destinazione dell’8xmille.
L’incontro si è concluso con l’invito a partecipare alle iniziative che l’ufficio nazionale mette a disposizione delle diocesi italiane ogni anno, per sensibilizzare la promozione al sostegno economico alla Chiesa.
*Responsabile Sovvenire della Diocesi di Alife-Caiazzo