Home Chiesa e Diocesi Giovani, una festa a base di santità, lo sballo che riempie la...

Giovani, una festa a base di santità, lo sballo che riempie la vita

Sabato 23 novembre la Giornata dei Giovani organizzata dalle Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca. Accolta la reliquia del beato Carlo Acutis

140
0

Una festa tra giovani a base di musica, preghiera e santità; quei cocktail che fanno bene di cui puoi bere quantità illimitate. È la festa organizzata dal Servizio per la Pastorale giovanile delle Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca sabato 23 novembre, vigilia della festa di Cristo Re, appuntamento che tutta la Chiesa da qualche anno dedica alla Giornata della Gioventù in ogni Diocesi. Si sono dati appuntamento a Pietramelara con il vescovo Mons. Giacomo Cirulli dove hanno accolto una reliquia del Beato Carlo Acutis, riflettuto sulla “santità” e sui veri modelli di vita e poi fatto festa insieme.

La serata è iniziata presso in Piazza San Rocco dove è stato accolto e svelato il reliquario raffigurante il giovane Acutis realizzato dall’artista Cristian Fusco destinato a conservare alcuni capelli del giovane milanese che verrà canonizzato il prossimo aprile donati alle Diocesi dell’alto casertano dal vescovo di Assisi mons. Sorrentino. In processione, portato a spalla dai giovani, la reliquia e il corteo hanno raggiunto la chiesa di Sant’Agostino per la preghiera e la riflessione.

“La grazia della santità ha toccato le nostre diocesi con la testimonianza concreta di Carlo Acutis, piccolo grande uomo del nostro secolo venuto a dirci che la santità è un dono grande per tutti, se si segue il giusto re che è Cristo”, il commento di Martina Belforte della Pastorale giovanile di Teano-Calvi.
Quali modelli seguono i giovani? Quali stili di vita li appassionano di più o li trascinano meglio? Dalle parole del Vescovo Cirulli l’invito a saper scegliere, ad intraprendere la strada giusta: “quella di Cristo è nella Croce, la proposta di chi sa essere protagonista servendo la causa dei fratelli”. Carlo Acutis diventa modello di scelte e di servizio: l’eucarestia al centro della sua vita e la consapevolezza che ogni uomo è unico ed è ricchezza per l’altro: “Carlo Acutis ci insegna davvero a vivere in consapevolezza e nell’originalità di ogni uomo”, Maria Grazia Nassa, della Diocesi di Alife-Caiazzo. “In un modo uniformato a modelli consumistici, Carlo Acutis ci riporta all’essenziale, al vero influencer di autenticità, gioia vita piena che è Gesù Cristo”.

Dopo la liturgia, nel chiostro di Sant’Agostino ha avuto inizio la festa a tempo di musica e selfie; contando sulla disponibilità delle associazioni e movimenti delle tre Diocesi, come pure della  parrocchia ospitante, sono stati allestiti gazebo per ristorare i tanti ragazzi giunti dei territori interni del Matese o dalla costa di Mondragone e Sessa Aurunca.
“Grazie a questo evento la Chiesa ha riunito ragazzi in un clima di festa, ma soprattutto di fede”, il commento di Nicola Tartaglia della Diocesi di Sessa Aurunca. “L’esempio di Carlo Acutis ci ricorda quanto i giovani siano protagonisti di una Chiesa viva e che la sua testimonianza di vita e di fede possa essere per ognuno di noi una luce guida”. Ha concluso, “ogni momento, dalla preghiera al divertimento, ha incarnato i valori che Carlo ci ha trasmesso: la gioia della vita, il desiderio di comunione e il coraggio di essere autentici testimoni del Vangelo”.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.