Home Chiesa e Diocesi Speciale Giubileo. Prima della porta Santa il rito della Recognitio

Speciale Giubileo. Prima della porta Santa il rito della Recognitio

Nella Basilica di San Pietro e in quella di San Giovanni in Laterano sono state recuperate le cassette sigillate e murate contenenti le chiavi che apriranno le porte sante di Roma; a breve stesso rito per San Paolo fuori le Mura e Santa Maria Maggiore

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Foto Vatican Media/SIR

Non tutti sanno che l’apertura della Porta Santa è preceduto da un tempo di preparazione, di preghiera e di riti. Quanto alla preparazione, si intende la fase che prepara i credenti spiritualmente all’evento con alcune occasioni formative e di preghiera che immettono nel nuovo tempo. Queste ultime sono esperienze che la Chiesa sta vivendo da circa un anno sul tema della preghiera e della speranza; c’è poi la macchina organizzativa fatta di impegnativo lavoro logistico per consentire ai pellegrini l’arrivo a Roma e la partecipazione ai momenti celebrativi; poi i riti antichi che sono la “chiave” – è il caso di dirlo – che consentiranno l’inizio dell’ Anno Santo. Pochi giorni fa, in San Pietro si è svolto il rito della Recognitio, la cerimonia che consente di accertare l’integrità della Porta Santa chiusa nell’ultimo Anno Santo. Lunedì 2 dicembre la Basilica pontificia è stata scenario di questo suggestivo e storico momento.

La preghiera introdotta dal Cardinale Mauro Gambetti, poi il lavoro di martello e scalpello a cura dei “sampietrini” per aprire un varco nel muro che sigilla la storica porta (chiusa al termine del precedente Anno Santo) e recuperare la cassetta in cui è custodita fra l’altro la chiave che la sera del prossimo 24 dicembre permetterà a Papa Francesco di aprire la Porta Santa e dare avvio al Giubileo.

 Perchè questa cerimonia? 
La recognitio, il nome latino del rito, viene condotta per verificare che la Porta Santa chiusa durante l’ultimo Giubileo sia intatta e sia pronta per dare inizio al nuovo Anno giubilare; la cassetta metallica rinvenuta era stata murata il 20 novembre 2016, in chiusura del Giubileo della Misericordia. Dopo aver recuperato il la scatola, i presenti cantando le litanie dei santi si sono portati in processione fino all’Altare della Confessione dove hanno sostato per la preghiera; successivamente hanno raggiunto la Sala capitolare dove è stata aperta la cassa. Oltre alla chiave, al suo interno erano conservate le maniglie della Porta Santa, la pergamena del Rogito che ne attestava la chiusura, alcune medaglie dei pontificati di Francesco, Benedetto XVI e Giovanni Paolo II, quattro mattoni dorati. Al rito hanno partecipato anche gli arcivescovi Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, e Diego Ravelli, maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie, che ha preso in consegna i documenti e gli oggetti della recognitio, che saranno portati a Papa Francesco. Il medesimo rito si è svolto nella basilica papale di San Giovanni in Laterano; il 5 dicembre si terrà in quella di San Paolo fuori le Mura, il 6 dicembre nella basilica di Santa Maria Maggiore.

Il programma del Giubileo in costante aggiornamento. Clicca qui.

Foto Vatican Media/SIR

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