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Un pellegrinaggio “dedicato” al Sacro Cuore di Gesù sulle tombe di Bartolo Longo e Caterina Volpicelli

I gruppi dell'Apostolato della Preghiera della Diocesi di Alife-Caiazzo, alla vigilia del Tempo di Avvento hanno visitato i luoghi cari ai due testimoni del Vangelo

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Annamaria Gregorio* –Ho fatto il pieno di spiritualità per un anno“: così ha esordito la ex Presidente dell’Apostolato della preghiera diocesano (AdP), Signora Tina Vetere, a conclusione del pellegrinaggio svoltosi lo scorso sabato 30 novembre. Organizzato in occasione dell’Anno della preghiera, ma soprattutto per celebrare alcuni anniversari dell’Apostolato (tra cui il 180esimo di fondazione), prima dell’inizio dell’Avvento, questo cammino di fede ha coinvolto alcune parrocchie che hanno il gruppo AdP-RMPP (Santa Maria Maggiore, con la presidente Rosanna Damasco, e Ave Gratia Plena di Piedimonte Matese; Santa Maria della Valle di Sant’Angelo d’Alife, con la presidente Agnese Codone), guidate dal Direttore spirituale Don Fernando Stocchetti.

Il filo rosso che ha unito i luoghi scelti per vivere con maggiore intensità il cammino di spiritualità è stata la devozione al Sacro Cuore di Gesù. Infatti le figure di spicco sono state il Beato Bartolo Longo e Santa Caterina Volpicelli. Al mattino il maestoso campanile del santuario di Pompei, su cui spicca una statua di sei metri del Sacro Cuore di Gesù, ha riscaldato gli animi dei pellegrini, pronti per la partecipazione alla santa messa all’altare maggiore, concelebrata anche da don Fernando, seguita dalla visita alla chiesa, con le sue bellezze artistiche e religiose, in cui tra l’altro c’è anche una cappella dedicata all’apparizione di Gesù a Santa Margherita Maria Alacoque; continuando con la Cappella e la stanza di Bartolo Longo, allestita nella sala delle offerte. Nel pomeriggio l’accoglienza presso l’istituto e Santuario delle Ancelle del Sacro Cuore di Napoli a Materdei, fondato da Santa Caterina Volpicelli. Questo è anche l’ordine a cui appartiene la delegata regionale dell’AdP-RMPP Suor Luisa Di Nuccio. Qui Sorella Anna ci ha guidato nelle stanze del Museo, nato nella casa dove furono istituite le Ancelle e ci ha illustrato, attraverso aneddoti, storie e oggetti dell’epoca, la vita di questa donna napoletana innamorata di Gesù. Il gruppo di partecipanti ha vissuto una giornata di vera spiritualità, comunione ed amicizia, conclusasi con l’Adorazione Eucaristica e la recita dei Vespri nel santuario del Sacro Cuore, condividendo anche un momento di convivialità, celebrando gli anniversari con una beneaugurante torta, in attesa di altre esperienze da vivere insieme, soprattutto in occasione del prossimo Giubileo.

 Un po’ di storia 
La figura emblematica del beato Bartolo Longo è legata a Caterina Volpicelli. Nato il 10 febbraio 1841 a Latiano (BR), giunse a Napoli nel 1863 per completare gli studi di Giurisprudenza. Attraverso amici e professori si avvicinò al mondo dello spiritismo, abbandonando completamente la fede cattolica nella quale era stato educato. Grazie al professor Vincenzo Pepe ed al domenicano padre Alberto Radente, tornò sulla via del bene. La sua conversione fu totale, si dedicò anima e corpo alla religione e alla carità. Grazie alla nobildonna Caterina Volpicelli, oggi Santa, conobbe la Contessa Marianna Farnararo De Fusco, rimasta vedova in giovane età, con cinque figli piccoli. Proprio per curare le sue proprietà, giunse, nel 1872, in Valle di Pompei. Aggirandosi per le campagne del luogo, sentì salirgli dal cuore il dubbio che ormai da tempo lo tormentava: “come avrebbe fatto a salvarsi, a causa delle esperienze poco edificanti della vita passata?” Era mezzogiorno e al suono delle campane si accompagnò una voce: “Se propaghi il Rosario, sarai salvo!”. Capì, dunque, la sua vocazione e si propose di non allontanarsi da Valle di Pompei, senza aver diffuso il culto alla Vergine del Rosario e qui realizzò le opere sociali, trasformando, insieme alla Contessa, che poi divenne sua moglie, la piana di Pompei in un luogo di culto, devozione e carità. “La sua lunga vita è stata ispirata da una fede semplice ed eroica e densa di episodi suggestivi, durante la quale sgorgò e si sviluppò il miracolo di Pompei. Iniziando dall’umile catechesi ai contadini della valle di Pompei, e dalla recita del Rosario davanti al famoso Quadro della Madonna, fino all’erezione dello stupendo Santuario e all’istituzione delle opere di carità per i figli e le figlie dei carcerati, Bartolo Longo portò avanti con intrepido coraggio un’opera grandiosa che ancora oggi ci lascia stupiti ed ammirati“. S. Giovanni Paolo II (Omelia della beatificazione del 26 ottobre 1980)

Caterina Volpicelli, napoletana (1839-1894), canonizzata da Papa Benedetto XVI nel 2009, fu nominata da P. Ramiere prima zelatrice del Sacro Cuore in Italia; e fondò l’Istituto delle Ancelle del Sacro Cuore. La sua famiglia apparteneva all’alta borghesia napoletana ed era di profonda fede cristiana. Dopo un’adolescenza da benestante, ritenne che la sua vocazione fosse per la vita contemplativa; ma padre Ludovico da Casoria l’aiutò a discernere che era chiamata a vivere i consigli evangelici “restando in mezzo alla società”. Si dedicò allora con alcune collaboratrici alla diffusione dell’Apostolato della preghiera. Nel 1865 a Napoli le riunioni delle prime “zelatrici dell’apostolato della preghiera” per la riparazione delle offese al Sacro Cuore di Gesù e iniziarono a condurre vita comune. E nel 1874 la fondazione della Volpicelli ricevette l’approvazione dell’arcivescovo di Napoli e venne denominata Pia Unione delle Ancelle del Sacro Cuore. Caterina avvertì l’esigenza che la sua opera avesse anche l’approvazione della Santa Sede e nel mese di giugno del 1890 ottenne il Decreto di Lode da parte della Congregazione dei Vescovi. Oggi le Ancelle del Sacro Cuore si dedicano alla propagazione della devozione al Sacro Cuore di Gesù, all’educazione della gioventù e ad altre opere di carità. Oltre che in Italia, sono presenti in Brasile, in Indonesia e a Panama; la sede generalizia è a Napoli.

*Presidente diocesana AdP-RMPP

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