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“L’umiltà di Maria, progetto di vita”, il Vescovo Giacomo Cirulli nella Messa Pro Episcopo ad Alife

Nell'anniversario dell'ordinazione presbiterale ed episcopale di Mons. Giacomo Cirulli, le Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca hanno celebrato una Giornata di preghiera per il Pastore. Sacerdoti, diaconi, religiosi, laici si sono dati appuntamento per la messa nella Cattedrale di Alife

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Foto Giulia Lettieri

Le Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca hanno pregato per il vescovo Giacomo Cirulli nella Giornata Pro Episcopo sabato 7 dicembre; anniversario che ha trovato nella Messa celebrata nella Cattedrale di Alife il suo momento più partecipato e intenso: sacerdoti, diaconi, seminaristi, religiosi, laici si sono stretti intorno al Pastore per dire “grazie” a Dio per dono della sua presenza e assicurare la preghiera a sostegno del suo impegno nel servire le tre Chiese che gli sono state affidate. Presente alla celebrazione una rappresentanza della comunità parrocchiale di Alife, in particolare bambini e famiglie anch’essi chiamati a fare festa con il vescovo Giacomo.

 Il significato di una data 
Il giovane diacono don Giacomo Cirulli veniva ordinato presbitero il 7 dicembre 1982 dal vescovo Mons. Mario Di Lieto; nella stessa data, vigilia della festa dell’Immacolata Concenzione di Maria, veniva ordinato Vescovo per l’imposizione delle mani del vescovo mons. Luigi Renna nella Cattedrale di Cerignola. Sotto lo sguardo di Maria seguendone il modello di donna umile e serva si sono pronunciati i suoi Sì al servizio del Vangelo…

Il grazie del Vicario generale
Un lungo ministero scandito da “appassionata ansia pastorale” come ha sottolineato il Vicario generale Don Luigi Gennaro De Rosa all’inizio della Messa, ringraziando il vescovo a nome della comunità ecclesiale e civile per l’impegno quotidiano di “limpido comunicatore” della Parola di Dio, di “Pastore generoso e Maestro di fede” (scarica il saluto).

L’umiltà di Maria, progetto di vita e catechesi per l’oggi
Sull’umiltà di Maria il Vescovo Mons. Cirulli ha scandito la sua omelia, “parola che nelle nostre relazioni viene letta in maniera equivoca, relegata ad atteggiamenti moralistici che non hanno nulla a che fare con la disponibilità di Lei a farsi riempire della parola di Dio, divenendo modello di Chiesa che porta l’annuncio di Cristo”. Rievocando la scena dell’Annunciazione, il Pastore, accostando le immagini della casa di Maria e di Maria stessa vuote di ogni ostacolo che possa permettere a Dio di entrarvi e dimorare: “Il suo grembo di donna sarà riempito della grazia di Dio, lui che guardandone l’umiltà ne ha seguito la storia di fanciulla educata e protesa all’ascolto della Scrittura”, ha poi aggiunto, “Il suo è un atteggiamento di vita vero e proprio, un’esistenza tutta protesa verso il Dio dei suoi padri (…) che interroga me e tutti noi sulle chiusure che spesso manifestiamo nei confronti della Parola che chiede di farsi strada attraverso la nostra disponibilità”. Come già in altre occasioni, l’omelia del vescovo Giacomo diventa motivo di riflessione personale, condivisa ed estesa alla partecipazione di tutti: “In questa giornata così particolare ho chiesto a me stesso, ma fatelo anche voi: ma tu, vivi sempre pronto all’ascolto, sempre pronto a farti riempire dalla volontà di Dio? Quali strategie metti in campo per evitare di essere riempito da Dio? Quali sono i meccanismi di cui volontariamente fai uso per neutralizzare l’intervento della sua grazia?”. La provocazione del Pastore ha il suo seguito nella preghiera “Signore, abbi pietà di me” che pone davanti a Dio l’umana fragilità di ogni uomo e donna.

Essere nella Chiesa ‘voce’ che conquista
Nel ricordare il ministero a cui da presbitero e poi da vescovo è stato chiamato, mons. Cirulli nell’omelia ha voluto pregare con le parole di Sant’Ambrogio, nel giorno in cui la Chiesa ne ha fatto memoria il 7 dicembre: ‘le violente tempeste di questo mondo’ non possono turbare il cammino della Chiesa fondata sulla Parola di Dio e sulla ‘pietra apostolica’: in questa immagine antica di secoli si collocano coloro che sono chiamati a dare voce alla Chiesa e a Cristo insegnando  in maniera ‘dolce’ perché ‘la grazia delle tue parole conquisti gli ascoltatori’. E perché questo disegno si realizzi ogni giorno, il Pastore ha chiesto la preghiera al suo popolo, alla sua famiglia spirituale.

Durante la celebrazione al Vescovo sono stati donati un camice e una casula, portati a nome di tutti, dai bambini della comunità parrocchiale. Al termine il Pastore ha ringraziato quanti hanno preso parte alla Messa, tra cui il sindaco di Alife Fernando De Felice, e quanti hanno collaborato per l’organizzazione della Giornata.

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