Sfidare il presente al suono di speranza, di gioia, di parole che ispirate al vangelo esprimono pace, impegno, legami… Non una musica come tante ma un rock che ti porta per mano al messaggio – attraverso la profondità dei testi – a costruire un presente migliore. Quanti nella vita, non si sono lasciati guidare e cambiare da una canzone? È la musica dei Nova, la band che sabato 14 dicembre ha celebrato l’uscita del primo album con un concerto nell’auditorium comunale di San Potito Sannitico alla presenza di amici, famiglie, collaboratori che nel tempo si sono affiancati a questa singolare formazione.
Si chiama “Canto la vita” la raccolta degli undici brani disponibili su Cd e Vinile (qui le tracce sono soltanto dieci), con confezioni curate in ogni dettaglio, anche grafico: sono il frutto di idee, sentimenti, creazioni tenute nei cassetti dei componenti della band ma anche di qualche amico che seppur temporaneamente ne ha condiviso il cammino.
Quasi tre ore di spettacolo per celebrare questo importante traguardo, ma anche la storia del gruppo nato su una prima esperienza degli anni Novanta chiamata “Progetto Uno” per proporre la musica di Gen Rosso e Gen Verde, i due gruppi musicali nati negli anni Sessanta dall’esperienza dei Focolarini di Chiara Lubich. Progetto Uno unendo musicisti, cantanti, coristi e ballerini, tecnici e collaboratori tra i comuni di Alvignano, Dragoni, Baia e Latina, Liberi… aveva messo insieme circa 200 persone, pur nell’alternanza di ruoli e responsabilità. Ed è in quegli anni che si saldano anche i primi legami di amicizia e di confronto professionale con membri del Gen Rosso: è il caso di Nando Perna, ex tastierista del gruppo internazionale che partecipa in “Canto la Vita” di Nova suonando l’organo Hammond e alcuni sintetizzatori nelle canzoni “Passio” e “Cronaca bianca” (quest’ultima cover del medesimo Gen Rosso).
Un percorso fatto di studio, meticolosa ricerca, cura dei dettagli da parte di Nova prima di arrivare al disco: ben 5 anni di lavorazione (senza il Covid sarebbero stati sicuramente meno) per offrire agli ascoltatori armonia di suoni e parole, messaggi che non lasciano zone d’ombra: qui si celebra l’amore tra i popoli, tra genitori e figli, l’amore pe il creato, l’amore per quel messaggio di verità e di giustizia che Cristo ha portato sulla terra. Lo testimonia uno dei brani di punta dell’album, “Tu verrai” portato al Sanremo Christian Music a febbraio 2024 nella settimana in cui all’Ariston andava in scena il Festival della Canzone italiana: un testo che accende l’attenzione sulla promessa del Figlio di Dio, il suo ritorno sulla terra, e su come essa – anche per le debolezze dei cristiani – si sia trasformata in un luogo di contraddizioni.
Un album che contiene non solo tracce, ma storie di legami come quelle con tanti altri musicisti che hanno offerto la loro collaborazione: Don Andrea De Vico, sacerdote della Diocesi di Alife-Caiazzo e fondatore della primissima formazione “Progetto Uno”; Nando Perna già citato; il gruppo di chitarristi (autori anche di una traccia finale e protagonisti di uno scatenato assolo) Stefano “Ghigas” Calvagno, dei Metatrone; John Pelosi, chitarrista canadese, leader e fondatore dei The Code; Noel Robinson, cantante e chitarrista londinese, fautore di un soul-rock cristiano; Jack Palmieri, giovanissimo chitarrista veneziano, considerato un astro nascente tra gli “shredders” nazionali e internazionali. E poi Rachele Consolini cantante e leader dei Radio Luce; Emanuele Morgante, chitarrista, fondatore e leader dei Lounge. A questi, concretamente impegnati nel disco si affiancano altri che volentieri hanno supportato il progetto e augurato il meglio in occasione del lancio del disco: Al Bano Carrisi, Riccardo Fogli, Mite Balduzzi del Gen solo per citarne alcuni. Una presenza e una performance, quella dei Nova, che sorprende, e ancor di più chi li ascolta per la prima volta: se n’è detto entusiasta e coinvolto il sindaco di San Potito Franco Imperadore che nell’auditorium comunale ha accolto questo spettacolo potente, stimolante, unico nel suo genere come ha fatto notare ai presenti.
Cosa accade da adesso in poi? Nova tiene fede all’impegno fondante l’Associazione e la band: continuare a realizzare progetti di beneficenza in cui bambini o adulti, grazie alla musica, possano vivere esperienza di crescita e recupero sociale come già accaduto per la donazione di strumenti musicali inviati in Africa, alla Lega del Filo d’Oro, ai detenuti della Casa circondariale di Carinola. Infatti il ricavato della vendita del disco sarà il seme di un nuovo progetto di amore.
Foto di Rossano Orchitano, Rosa Giulia Maiello, Fernando Occhibove; video Fernando Occhibove.