Domenico Bencivenga* – L’Azione Cattolica Italiana ci ha chiamati e volentieri abbiamo risposto: quest’anno in occasione del consueto scambio di auguri tra il Papa e l’Azione Cattolica dei Ragazzi c’era anche l’ACR della Diocesi di Alife-Caiazzo rappresentata da me, da Benedetta e Giuseppe di Piana di Monte Verna. Arrivati a Roma il 19 dicembre presso la casa San Juan de Ávila dove abbiamo soggiornato tutt’insieme in preparazione alla giornata del 20 dicembre, quella del grande incontro con Papa Francesco. Alla sera del giovedì ci siamo ritrovati tutti insieme a cena e successivamente in una sala dell’hotel dove l’Ufficio Centrale ACR ha pensato delle attività per i bambini presenti, divisi in squadre per creare relazione, amicizie e fare nuovi incontri tra bambini provenienti da tutta Italia. Nel finale i saluti e gli auguri di Natale della Responsabile Nazionale ACR Annamaria Bongio, utilizzando le parole di Papa Francesco “Quello di Betlemme è l’annuncio di una grande gioia (Lc 2, 10) … una gioia grande perché ci fa grandi”. Quando mi è stata data la parola, ho portato a tutti i saluti dell’Azione Cattolica della Diocesi di Alife-Caiazzo.
Venerdì sveglia all’alba per l’incontro con il Santo Padre; una forte emozione e tanta allegria, ma allo stesso tempo anche il timore di incontrare il successore di Pietro. Abbiamo raggiunto tutti insieme Piazza San Pietro e da lì gli ambienti interni, fino alla Sala del Concistoro dove abbiamo atteso e poi accolto Papa Francesco con il tradizione canto di saluto dell’ACR, “1, 2, 3, 4, 5, 6 CIAO”.
Il Santo Padre prendendo spunto dal tema dell’ACR di quest’anno ‘È la tua parte’, ha parlato dello stupore come modo in cui porsi dinanzi a Natale, “la bella notizia” che ogni anno porta novità all’anima e al cuore. Ha inoltre invitato a non dimenticare più bisognosi e tanti coetanei che soffrono ogni giorno per la fame, per la guerra, le malattie rivolgendo un pensiero speciale ai bambini ucraini. “Per favore non perdete la capacità dello stupore”, ha detto ai presenti. “Impariamo a non dare mai nulla per scontato, soprattutto l’amore: quello di Dio è quello delle persone che incontriamo. Contagiamo tutti e tutto con la nostra meraviglia: di casa in casa, di parrocchia in parrocchia, di città in città, di nazione in nazione. Così diffondiamo felicità, fiducia e consolazione. Il Natale è una bella notizia. Non è per fare il cenone, niente di più. Si fa il cenone, è bello; la famiglia… Ma anche altre cose: si guarda il presepe, si va in chiesa. È una festa che è alla radice della nostra fede.” (scarica il saluto completo del Papa).
Conclusa l’udienza e i saluti personali a Papa Francesco, ci siamo diretti all’interno della Cappella del Coro della Basilica di San Pietro dove Don Francesco Marrapodi, Assistente Centrale ACR, ha celebrato la Santa Messa ricordando nella preghiera tutti i bambini del mondo e Papa Francesco, al termine i saluti e gli auguri di Natale del Presidente Nazione di AC Giuseppe Notarstefano. È stata un’esperienza bellissima per me ed i bambini Giuseppe e Benedetta che ho accompagnato in questo importante incontro, un’esperienza che porteremo nel cuore per tutta la vita; poter salutare il Santo Padre e portargli il nostro abbraccio è stato davvero emozionante.
Al rientro ci accompagna una riflessione: l’importanza di soffermarci in preghiera, l’importanza di un gesto d’amore verso gli ultimi per abbracciare attraverso di essi lo stesso Gesù bambino.
*Responsabile ACR Diocesi di Alife-Caiazzo