Emilio Meola – L’invocazione della pace, seguendo la luce di Betlemme: è accaduto al termine del concerto “Christmas Voices” che ha visto riunite le corali parrocchiali della Diocesi di Alife-Caiazzo lo scorso 3 gennaio nella chiesa di Ave Gratia Plena in Piedimonte Matese su iniziativa dalla parrocchia cittadina di San Marcello e San Michele (il video); terza edizione di un evento che rafforza i legami tra persone impegnate comunemente nell’animazione delle liturgie e che in questa occasione natalizia condividono il messaggio di speranza che porta il Natale, attraverso la musica.
Dopo l’esecuzione di tre brani per ognuna delle 7 corali presenti, è stata portata all’altare la Luce di Betlemme, una lampada custodita nella parrocchia di San Marcello e San Michele di Sepicciano accesa da un’altra proveniente direttamente da Betlemme, la città in cui è nato Gesù. Ogni anno, infatti, per un’iniziativa Scout, a Betlemme presso la grotta della Natività viene accesa una luce che ne accende altre destinate a raggiungere diversi Paesi del Mondo, inclusa l’Italia. Da Trieste, luogo di arrivo della fiammella, la lampada percorre tutto il Paese sostando nelle principali stazioni ferroviarie, dove, chi ne ha fatto richiesta, attinge dalla fiamma per accendere lampade destinate alle parrocchie o gruppi scout.
Essa vuole simboleggiare la luce che Gesù è venuto a portare nel mondo, ma anche quella pace universale annunciata dagli angeli ai pastori “e pace in terra agli uomini amati dal Signore”. Da quella lampada sono state accese molte fiammelle che hanno illuminato la chiesa di AGP preparando l’assemblea al canto del “Dona nobis pacem” di Mozart. Un accorato grido che coralmente si è elevato al Creatore del mondo per chiedergli questo dono prezioso e urgente della pace. La pace che certamente non è qualche cosa che viene esclusivamente dal cielo, ma opera nostra, di ogni uomo. Tutti siamo coinvolti nella ricerca ed attuazione dei princìpi della pace; ognuno è chiamato a fare la sua parte cercando di sanare tutte quelle fratture o incomprensioni verso il prossimo o peggio ancora nei riguardi dei più vicini, spesso amici o parenti. È nelle piccole cose, quelle alla nostra portata che si realizza la pace: solo prenderà posto nelle menti, assumendo lo stile dei discepoli di Gesù. La pace è possibile, sì!
Comincio io ad essere uomo e donna di pace.
Video di Fernando Occhibove